giovedì 28 febbraio 2013

Dalla mia dispensa: Crema di broccoletti al gusto di alice (Gli Orti di Anguillara)

Dalla patria del Broccoletto d'eccellenza (cioè Anguillara Sabazia, in provincia di Roma) ho potuto "gustare" la crema di broccoletti al gusto di alici.
In pratica questa società agricola è partita dalla materia prima (il broccoletto, appunto) per arrivare, dopo un'attenta lavorazione, ad una crema che può essere utilizzata come antipasto o condimento per primi e per pizze.
Oltre alla crema principe, gli Orti di Anguillara ha messo in commercio anche altre varianti che contemplano sempre la presenza del "re di Anguillara"; e oggi, per l'appunto, vi parlo della crema di broccoletti al gusto di alici.
Gli ingredienti sono sempre italiani  e necessariamente selezionati (broccoletti di Anguillara, alici - e non pasta d'acciughe - olio extra-vergine d'oliva, sale, peperoncino e aglio); non ci sono conservanti, nè coloranti, nè glutammato ed il prodotto viene lavorato quando è fresco.
Io l'ho usato sia come antipasto (per creare fantasiose e squisite bruschette), sia come condimento di un bel piatto di rigatoni (in modo tale che il "sughetto" rimane all'interno della pasta), sia come vellutata su dei crostoni.
Dalla mia cantina ho abbinato un vino bianco da tutto pasto: un Pecorino Terre di Chieti Igt 2010 della cantina Accattoli.

mercoledì 27 febbraio 2013

Dalla mia cantina: Albiola Lazio Rosato Igt 2009 (Casale del Giglio)

Grazie al gentile omaggio della prestigiosa cantina laziale Casale del Giglio, ho degustato quest'ottimo vino rosato ottenuto con un blend di Sirah (85%) e Sangiovese (15%) sottoposto a salasso (una parte del mosto, dopo la macerazione a freddo sulle bucce a 8-10°C, viene prelevato e fatto fermentare a parte) e poi fatto fermentare in serbatoi di acciaio inox ad una temperatura di 18°C per una decina di giorni.
Si ottiene così un vino di 12,5% di gradazione alcolica che si presenta di un bel colore rosato intenso e deciso con riflessi violacei che al naso esprime sentori principalmente di frutti di bosco (mirtillo, fragolina e lampone in primis).
In bocca risulta secco, abbastanza caldo, rotondo, fresco, equilibrato, armonico e persistente.
Va servito a 10-12°C in abbinamento con primi piatti elaborati a base di pesce (zuppa di crostacei o di pesce), tagliere di salumi, primi piatti semplici a base di carne rossa (ragù) o secondi piatti a base di carne bianca (pollame e tacchino arrosto).

Per informazioni:
Casale del Giglio - Azienda Agricola S.r.l.
Strada Cisterna-Nettuno km. 13
Le Ferriere (LT)
Tel: +39.06.92902530
Fax: +39.06.92900212
E-mail: casale@casaledelgiglio.it - info@casaledelgiglio.it
Sito internet: www.casaledelgiglio.it


lunedì 25 febbraio 2013

Dalla mia dispensa: Il Pepe Nero (Caseificio Busti)

La scorsa settimana ho avuto il piacere e l'onore di ricevere in gentile omaggio una campionatura di formaggi prodotti dal Caseificio Busti (nello specifico: il Pistacchio, il Frescoverde, il Pepe Nero, lo Zafferano, il Marzolino Pascoli del Chianti, il Pecorino Roncione, il Pecorino di Remo ed il Pecorino Metello).
La famiglia Busti (con sede ad Acciaiolo, nel comune di Fauglia in provincia di Pisa) è dedita alla pastorizia dal lontano 1955: la materia prima è latte ovino, talvolta mischiato con quello vaccino, che viene selezionato e lavorato seguendo le stesse procedure di una volta.
Per la salatura a secco utilizzano esclusivamente sale proveniente dalle saline di Volterra, le forme di alcuni formaggi particolari vengono date rigorosamente a mano, mentre il trattamento in crosta viene eseguito con olio extra-vergine di oliva, concentrato di pomodoro o fondami di olio d'oliva.
Questi formaggi vengono stagionati su assi di legno di abete in ambienti sia climatizzati che naturali.
Il primo pecorino che sono andato ad assaggiare è stato il Pepe Nero: prodotto con latte ovino, a cui vengono aggiunti e mescolati chicchi di pepe nero, questo formaggio subisce una stagionatura di 15-30 giorni dopodichè  va conservato in un luogo fresco.
E' disponibile tutto l'anno ma, in prossimità delle festività, è raccomandabile la prenotazione.
Ho provato questo pecorino in un piatto tanto semplice quanto gustoso, gli spaghetti cacio e pepe (solo che il cacio ed il pepe questa volta ce l'avevo in un unico prodotto); a questa "prova" l'ho trovato veramente superbo.
Pertanto, dopo aver cotto gli spaghetti ed averli scolati in una padella capiente ancora ben al dente, ho grattugiato abbondante pecorino a scaglie grosse e continuato a cuocere per altri 2 minuti in modo tale da far sciogliere completamente il formaggio: una vera delizia.
Come tocco finale, ho abbinato a questo piatto un Frascati Doc Regillo et Oro della Tenuta di Pietra Porzia annata 2009 della mia cantina privata.

Per informazioni:
Caseificio Busti
Via Marconi
56043 Acciaiolo di Fauglia (PI)
Tel: +39 050 650565
Fax: +39 050 659057
E-mail: info@caseificiobusti.it
Sito internet: www.caseificiobusti.it
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